Peppe Nappa deriva dalle tipizzazioni delle maschere del teatro comico romano e si afferma, in Italia, con la nascita della Commedia dell’Arte.
Come Pulcinella e Arlecchino, anche Peppe Nappa deriva dalle tipizzazioni delle maschere del teatro comico romano e si afferma intorno alla metà del XVI Secolo con la nascita, in Italia, della Commedia dell’Arte.
Il nome di Peppe o Beppe Nappa è composto da “Peppe o Peppi”, diminutivo dialettale di Giuseppe, e “nappa”, che significa toppa dei calzoni e contribuisce a caratterizzare il soggetto, associandolo all’elemento simbolo della miseria che, nell’immaginario collettivo, è rappresentata dalle pezze su abiti laceri. Peppe Nappa, la più antica maschera siciliana, indica dunque un “uomo da nulla“.
Caratteristica peculiare del carattere di Peppe Nappa è la golosità, vizio che supera di gran lunga la sua proverbiale pigrizia. La sua fame insaziabile fa della cucina il suo ambiente favorito, e del cibo il suo primario interesse. Nell’ambito della trama delle commedie, egli ricopre la parte del servo, pigro e infingardo, ma capace di insospettabili salti e danze acrobatiche. Il costume è composto da una casacca e dei calzoni azzurri, entrambi molto ampi e troppo lunghi, ed un cappellino di feltro bianco o azzurro su una calotta bianca; il volto rimane, invece, privo di maschera e di trucco.
Nella Commedia dell’Arte Peppe Nappa ricopre la parte del servo al servizio di padroni- giovani innamorati o padroni-vecchi mercanti. Più frequentemente, lo si ritrova a fianco du’ Baruni (il barone), maschera caricaturale e grottesca di un vecchio e avaro nobile siciliano, con il quale si ritrova puntualmente in mezzo ad ogni sorta di guai.
Negli anni Cinquanta per volere del Senatore Molinari, Peppe Nappa viene adottato da Sciacca come maschera del suo antichissimo Carnevale. Da allora la maschera è divenuta il simbolo del Carnevale di Sciacca e Peppe Nappa viene rappresentato su un carro allegorico fuori concorso che ha il compito di aprire annualmente la sfilata, diventando simbolicamente sindaco della città durante i giorni di festa.