POZZALLO - East Sicily
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POZZALLO
La città
Pozzallo è la città che scivola dolcemente sulla costa sabbiosa della Sicilia sud orientale. Dal pontile di pietra al porto, dalle barche alle case, dalle spiagge alle piazze, ogni luogo è incantevole e conserva secoli di storia. La Torre, i palazzi liberty di Piazza delle Rimembranze, il Palazzo Municipale, la Chiesa Portosalvo, la Villa Tedeschi costituiscono la parte più rilevante e, certamente, di pregio di questo patrimonio.
É l’unico comune della provincia di Ragusa ad essere bagnato dal Mar Mediterraneo e per questo definito anche “la Terrazza sul Mediterraneo”. Oggi Pozzallo è un importante porto d’imbarco verso tutti i Paesi del Mediterraneo, oltre ad essere uno tra i centri balneari più famosi e apprezzati della provincia Iblea per le sue acque limpide e le spiagge dorate. Da 13 anni, infatti, riceve il primato della Bandiera blu, riconoscimento internazionale che sancisce la qualità assoluta delle acque di balneazione e dei servizi. Nel 2015, i pediatri italiani lo hanno scelto tra i comuni Bandiera Blu a cui assegnare anche la Bandiera verde, riconoscimento che dà garanzia di alti standard di qualità alle famiglie e ai bambini.
Le spiagge sono di facile fruibilità, sia per chi ama il confort di rilassanti stabilimenti balneari, sia per chi preferisce la piacevolezza della spiaggia libera. Spiagge lunghe e larghe e fondali poco profondi sono alcuni dei motivi per cui il litorale pozzallese è particolarmente adatto alle attività di Kitesurf e Windsurf.
Il clima è mediterraneo, contraddistinto da inverni miti e piovosi e da estati calde, mitigate dalla brezza marina. E’ il secondo comune italiano su cui il sole batte con maggiore intensità, preceduto solamente da Pachino. Pozzallo oggi si presenta come una cittadina dinamica e moderna con un turismo vivo grazie al suo suggestivo patrimonio naturalistico ma anche per la sua storia. Il clima mite e le bellezze architettoniche regalano al turista una piacevole vacanza in qualsiasi periodo dell’anno. Nata come città marinara, nel tempo ha sviluppato un potente centro industriale. Il suo territorio, distante 33 km dalla città di Ragusa, confina a Nord con il comune di Modica ed a Nord-Est con il comune di Ispica. Il territorio è totalmente pianeggiante, escludendo qualche scollinamento al confine con i comuni di Ispica e Modica, dove i terreni agricoli sono prevalentemente coltivati ad oliveti.
Curiosità
Sono diverse le testimonianze relative al nome della città. Fino al IX secolo i saraceni chiamavano questa zona “Pausis-Alòs”, che significa porto al mare. Fino al X secolo la zona fu denominata “Puteus-alòs” cioè pozzo a mare. Nell’XI secolo la zona risulta essere denominata Pusalo o Posalo, mentre nel XV secolo viene citato come Alpusalli, Poçallo, Pocial e Puoçalo. Nel XVI secolo viene indicato come Lapuzzallu, La Puzzallu, La Puzzòla e Puozzàla e si arriva alla prima metà del XVII secolo con le forme più comuni, Puzzallus e Puzzallum, mentre bisognerà attendere la metà del secolo per la definitiva denominazione di Pozzallo. Due volte si provò a cambiare il nome della cittadina: la prima nel 1836, in occasione della visita ufficiale di Ferdinando II delle Due Sicilie, si propose di mutare il nome in Ferdinandea per ottenere l’appoggio del re in alcune scaramucce territoriali con Modica, ma a causa di una tempesta la visita fu rimandata e il nome non cambiò. La seconda volta nel 1935. All’epoca Pozzallo era il principale comune balneare della Sicilia sud-orientale e, per tentare di incrementare il turismo, l’amministrazione comunale volle modificare il nome in Rosa Marina, senza ottenere l’appoggio della popolazione, legata al vecchio nome.
Il patrono di Pozzallo è San Giovanni Battista e si festeggia il 24 di giugno. La domenica che precede il giorno della Solennità la statua del santo viene posta su un’imbarcazione che prende il largo seguita da decine e decine di altre piccole barche, durante la processione viene lanciata la tradizionale corona di fiori sul mare in ricordo di tutti coloro che hanno perso la vita in mare.
Lo stemma di Pozzallo
Lo stemma è dominato da una rappresentazione della Torre Cabrera, principale monumento della città. A sinistra è presente una goletta, simbolo della vocazione marittima della città, mentre in alto a destra è presente una stella bianca recante la scritta “Secundis ventis”, in onore della nobile famiglia dei Polara-Tedeschi che per lungo tempo ha detenuto il potere sulla città dopo l’indipendenza da Modica.
Cenni storici
Le origini e la storia di Pozzallo sono strettamente legate al mare, ai suoi approdi, alle sue spiagge, alla sua felice posizione geografica, che ne hanno segnato il percorso storico, da borgo marinaro della Contea di Modica alla sua nascita come comune autonomo da Modica nel 1829.
Alcune scoperte archeologiche del primo Novecento, le più famose condotte dall’archeologo Paolo Orsi, hanno fatto ipotizzare la presenza di insediamenti umani nel territorio risalenti all’epoca classica, ma le vicende di Pozzallo assumono importanza da un punto di vista storiografico intorno al XV secolo. A quell’epoca era un borgo scarsamente abitato della Contea di Modica, dove esistevano solo alcuni magazzini utilizzati per ricevere “le gabelle” dovuti al Conte dai proprietari terrieri, che erano obbligati a versare annualmente una determinata quantità di frumento. Furono i Chiaramonte, divenuti signori della Contea di Modica (1296-1392 ), ad intuire che Pozzallo, con la sua ampia spiaggia e la sua posizione, poteva essere di strategica importanza per gli interessi della Contea e diventare un porto mercantile per la commercializzazione dei suoi prodotti verso Malta e verso altri paesi del mediterraneo.
Nella parte di costa compresa tra la spiaggia Pietre Nere e la “Balata” (incrocio di latino ed arabo a significare letteralmente “lastrone di pietra”) fu costruito il “Caricatore”, un complesso formato da vastissimi magazzini, tutti edificati sulla costa, dove venivano convogliati i prodotti della contea (carrube, grano, orzo), e da una serie di pontili e di scivoli, per l’imbarco dei prodotti sui velieri.
Pozzallo divenne ben presto uno degli scali più importanti della Sicilia e porto d’imbarco per le merci dirette a Malta e nei vari paesi del Mediterraneo. Sotto i Conti Cabrera, succeduti ai Chiaromonte nel 1392, furono costruiti nuovi magazzini e un pontile per l’ormeggio delle navi. A difesa dei magazzini del Caricatore e della vasta zona costiera, dalle frequenti incursioni dei pirati, Giovanni Bernardo Cabrera ottenne dal re di Sicilia Alfonso V d’Aragona, nel 1429, l’autorizzazione a costruire la Torre. Ancora oggi “l’impietrita sentinella” conserva intatto il suo fascino di custode della memoria del piccolo borgo marinaro ed è il monumento simbolo di Pozzallo.
Alle spalle della medievale fortezza, nel secolo XVIII si sviluppò il nucleo abitato più antico della città di Pozzallo. Sorto nelle vicinanze del complesso portuale, ancora oggi, riassume, nell’intreccio di vicoli e di stradine, la memoria storica e collettiva di Pozzallo: “Vanedda Vicci”, “Senia”, “Scaro”, sono appellativi di sapore locale che indicano quegli insediamenti abitativi e che ricordano significative presenze di un’organizzazione sociale, su cui si è costruita la recente storia economico-sociale della città. L’agglomerato urbano era costituito in un primo tempo da poche centinaia di persone fra soldati e pescatori, ma ben presto con l’incremento delle attività marittimo-commerciale arrivò a triplicarsi e a passare, da borgata dipendente da Modica a comune autonomo in data 12 giugno 1829, con decreto di Francesco I di Borbone, Re delle Due Sicilie.
Dopo la separazione da Modica, Pozzallo conobbe un decollo economico e commerciale, con la costruzione di alcune strade e l’affermazione di alcune famiglie borghesi tra cui i Pandolfi, i Giunta, gli Avitabile e i Polara-Tedeschi che controllavano le attività commerciali del comune. A questo periodo di splendore coincise il declino della torre: nel 1848 Ferdinando II delle Due Sicilie ne ordinò il disarmo completo e la declassò a sede di un battaglione di Finanza, rimosso nel 1895. La torre rimase inutilizzata fino alla Seconda Guerra Mondiale, quando fu piazzata nella terrazza la batteria contraerea per contrastare i bombardamenti Alleati. Nel 1943 Pozzallo subì 27 bombardamenti, che però non intaccarono mai la torre, vero obiettivo dei bombardieri. In quell’anno la popolazione emigrò in massa verso la Cava d’Ispica, spopolando il paese, che divenne una città fantasma fino allo sbarco alleato del 10 luglio. In seguito, la torre cessò definitivamente il suo scopo militare e venne nominato monumento nazionale.